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Venerdì, 18 Marzo 2022 09:54

Emergenza Ucraina, tutti i numeri utili

SITI UTILI

 

Ministero dell'Interno - info utili per l'ingresso dei profughi ucraini in Italia

Dipartimento Protezione Civile - Offro aiuto

Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali - Intergrazionemigranti.gov.it

 

ASSISTENZA SANITARIA

 

ULSS 2

 

Ambulatorio Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP)
telefono: 0422 323831 – 0422 323832
dal lunedì al sabato dalle 08.00 alle 20.00
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Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina: Emergenza Ucraina - ULSS 2

 

CENTRI DI ASSISTENZA

 

Caritas di Treviso


telefono: 0422 546585
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cell.: 345 5832774  numero dedicato alla disponibilità di alloggi
(dal lun. al ven. dalle ore 8.30 alle ore 14.00)
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Caritas di Vittorio Veneto


telefono: 0438 550702
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Prefettura di Treviso


Ufficio Gestione accoglienza
telefono: 0422 592409
Centralino
telefono: 0422 592411
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Questura di Treviso

 

telefono: 0422 248111
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Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina: Emergenza Ucraina - CARITAS TARVISINA

Pubblicato in News del Presidente

Con decreto del soggetto attuatore del 15 marzo 2022, il Commissario Delegato per la gestione dell’emergenza Ucraina ha definito i ruoli e i rispettivi compiti dei soggetti Istituzionali coinvolti nella cabina di regia. I dati anagrafici dei rifugiati e di chi offre alloggio saranno raccolti dai Comuni, dalla Prefettura e dalle Caritas diocesane. I dati saranno poi inviati alla Provincia che si occuperà di caricarli tempestivamente e in modo omogeneo nella piattaforma regionale. La Provincia di Treviso, inoltre, mette a disposizione i mezzi e il personale della Protezione Civile per il trasporto dei rifugiati.

La Provincia di Treviso ha già inviato a tutti i Comuni una lettera con tutte le informazioni relative alla raccolta dei dati, che sarà comunicata due volte al giorno.

 

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Oggi la riunione in videoconferenza con Provincia di Treviso, Prefettura, Comuni e Ulss per definire la cabina di regia coordinata dalla Regione. 

Si è tenuta questa mattina in videoconferenza la riunione per la definizione di una cabina di regia, coordinata dalla Regione, che ha coinvolto Provincia di Treviso, Prefettura, Comuni e Ulss per la gestione dei profughi fuggiti dalla guerra in Ucraina.

Due gli aspetti principali da gestire emersi dall'incontro: in primo luogo quello sanitario, che prevede il censimento della popolazione ucraina entrante e l'effettuazione dei tamponi, per monitorare l'andamento pandemico; poi le modalità di accoglienza, al momento gestite dalla Prefettura attraverso i canali CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) e SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), oltre che le disponibilità delle cittadini e dei cittadini del territorio, che hanno dimostrato iniziative di grande solidarietà ma che necessitano di un coordinamento regolato e puntuale.

Per una migliore gestione degli arrivi, in attesa delle linee guida della Regione Veneto, la Prefettura ha istituito un tavolo di emergenza composto da Provincia, Comune capoluogo, presidente della Conferenza dei Sindaci e Ulss.

 

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Si è svolto giovedì 3 marzo, dalle 9.30 alle 13 nell'Auditorium dell'Ente della Provincia di Treviso, il convegno “La riforma del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL). Voci a confronto”, organizzato dalla Provincia stessa, Anci Veneto, Associazione Comuni della Marca Trevigiana con il Centro Studi Amministrativi della Marca Trevigiana, Centro Studi Bellunese e Agenzia Sviluppo Innovazione.

Hanno preso parte all'appuntamento Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Mariarosa Barazza, presidente dell'Associazione Comuni della Marca Trevigiana, da remoto Achille Variati, già sindaco del Comune di Vicenza e già Sottosegretario di Stato all'Interno, e Piero Antonelli, direttore generale Unione Province d'Italia nazionale, in presenza Gennj Chiesura, segretario comunale e presidente Centro Studi Bellunese. A intervenire durante la tavola rotonda, nella seconda parte della mattinata, Marzio Favero, consigliere regionale e referente gruppo Finanza Locale Associazione Comuni della Marca Trevigiana, Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicario Anci Veneto e rappresentante di Anci Veneto presso il CAL, e infine Paola Carron, vicepresidente Assindustria Venetocentro. Ha moderato il convegno Daniele Ferrazza, giornalista capocronista de La Nuova Venezia.

Cambia l’economia, cambia la società, devono cambiare gli enti locali e i poteri assegnati agli amministratori, soprattutto ora che la necessità di mettere a terra in modo veloce ed efficace i progetti finanziati con i fondi del PNRR richiede macchine amministrative più agili e meno appesantite dalla burocrazia inutile.

Negli ultimi anni, la revisione del TUEL, il testo unico degli enti locali, è stata richiesta a gran voce dai sindaci, che necessitano, tra le altre cose, di una ridefinizione dei loro ruoli, competenze e responsabilità. L’80% dei servizi ai cittadini viene erogato da Comuni e Province: rendere più efficienti queste istituzioni locali è dunque centrale. Lo è anche per il mondo economico che necessita di interlocutori istituzionali in grado di aiutare le imprese e sostenere la crescita.

Obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare il territorio su una riforma importantissima per rendere più efficienti e adeguati alle sfide dei tempi gli enti locali e per spingere “dal basso” una riforma che ora, in quest’anno pre-elettorale, rischia di arenarsi, a cause di altre priorità in un contesto ancora segnato dalla pandemia e adesso pure dalla guerra. Il processo di riscrittura del TUEL era stato avviato dal governo Conte e a novembre dello scorso anno la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese aveva dato avvio a un gruppo di lavoro per una riforma organica degli enti locali, un intervento che ha dichiarato di volere “ampio e innovativo”, più rispondente alle esigenze dei territori italiani di quanto non sia ormai il testo unico, licenziato vent’anni fa.

La commissione di riforma, di cui ha fatto parte l’ex sottosegretario e sindaco di Vicenza Achille Variati, che è stato uno dei relatori del convegno, ha prodotto un’agenda per arrivare al nuovo testo che si spera possa vedere la luce entro la fine del 2022. Manca insomma l’ultimo miglio per portare a casa l’auspicata riforma del TUEL, che poggerà su due gambe.

Il Parlamento, attraverso un disegno di legge delega, dovrà dare mandato al Governo di scrivere le nuove regole sulle fusioni dei Comuni, su segretari e controlli. Una volta che il Parlamento l’avrà approvato, il Governo avrà nove mesi di tempo per produrre la norma. La seconda parte della riforma, che riguardano la politica locale e il nuovo assetto di città metropolitane e province, con il superamento della Legge Delrio 56/2014, sarà immediatamente operativa dopo il voto del Parlamento.

Quasi 3.000 animali selvatici in difficoltà recuperati, una media di 326 al mese. Sono questi i numeri del primo anno di attività del CRAS Centro di Recupero Animali Selvatici della Provincia di Treviso che ha presentato oggi, martedì 1 marzo, il bilancio del 2021 in sala Consiglio al Sant'Artemio. Tanti gli interventi da parte della struttura che ha sede nel Parco della Storga ed è gestita in modo volontario dal CRAS e le associazioni collegate in collaborazione con la Polizia Provinciale.

Volpi, ricci, scoiattoli, piccoli roditori, cervi, caprioli, cigni e molte altre specie di volatili: sono notevoli i numeri risultanti dal bilancio aprile-dicembre 2021 del Centro di Recupero Animali Selvatici di Treviso, che, grazie agli spazi messi a disposizione dalla Provincia, svolge ogni giorno un'intensa attività di recupero, cura e protezione della popolazione faunistica del nostro territorio. Attraverso le segnalazioni telefoniche dei cittadini al Centro e il costante monitoraggio e supporto di volontari formati, il Cras ha potuto intervenire in molteplici occasioni, dal salvataggio di esemplari feriti a quello dei cuccioli appena nati, dalla nutrizione alla somministrazione di terapie, sino all'accompagnamento prima del ritorno in libertà. In 9 mesi, sono stati 2935 in totale gli animali recuperati, una media di 326 al mese, con un picco tra aprile e luglio determinato dall'arrivo di un'ingente quantità di piccoli, sia di mammiferi sia di uccelli, che hanno necessitato di svezzamento e adattamento prima della liberazione in natura e, dunque, di lunghi periodi degenza.

Per quanto riguarda le tipologie di specie recuperate e soccorse dal Centro, in ordine di grandezza, il 49% è costituito da avifauna minore, il 26% da piccoli mammiferi, il 10% da avifauna maggiore e un altro 10% da rapaci, il 4% da ungulati e il restante 1% da mammiferi medio-grandi.

Tra le principali cause d'intervento, i traumi da urto, dovuti, per esempio, agli impatti stradali e a quelli con i tendifilo dei filari nelle vigne (912 casi); la distruzione dei nidi in periodo primaverile, per un totale di 845 piccoli rimasti orfani; numerose anche le specie soccorse a seguito della predazione, nel dettaglio 571, soprattutto da parte di felini, e gli animali che giungono al Centro in uno stato di debilitazione (405 casi). In percentuale minore, gli animali recuperati che presentano parassiti o patologie infettive (99), quelli feriti da arma da fuoco (2), intrappolati o in situazioni di pericolo (83 casi); altri 3 animali sono pervenuti in seguito a sequestri (dalla Provincia di Belluno). Purtroppo, si sono verificati anche 14 casi di esemplari sopraggiunti già deceduti e, uno, non trovato sul luogo della segnalazione.

Una volta accettato, ogni animale viene visitato da un veterinario, che definisce il quadro clinico e le terapie necessarie per fare in modo che possa ritornare in natura in piena autonomia. L'eutanasia viene effettuata dal medico solo se viene constatata l'impossibilità del recupero.

Il CRAS è partecipato da LAV, Progetto Riccio Europeo, OIPA, WWF e LIPU.

Per il futuro, gli obiettivi del Cras della Provincia di Treviso sono il rafforzamento del monitoraggio della fauna selvatica del territorio attraverso la collaborazione con Izp e Ispra, per individuare, inoltre, le cause più frequenti dei decessi in maniera ancor più puntuale e controllare così eventuali focolai, in ottica preventiva. In programma anche la riorganizzazione degli spazi ed eventi divulgativi, con le cittadine e i cittadini, le scuole e le università, per contribuire allo sviluppo di una consapevolezza diffusa sulle modalità di recupero e gestione degli animali in difficoltà, evitando pericoli per gli esemplari stessi e per l'uomo.

La Provincia di Treviso ha ottenuto il riconoscimento di ulteriori finanziamenti per l’Edilizia Scolastica dai fondi PNRR assegnati alla gestione della Regione: si tratta di 15.416.253,23 euro destinati al finanziamento di 5 grandi interventi sul territorio. I fondi complessivamente assegnati alla Regione del Veneto erano 54.170.844,10 euro di cui 37.919.590,87 destinati ai Comuni e 16.251.253,23 destinati a Province e Città Metropolitana, dei quali la Provincia di Treviso ne ha ottenuti più di 15 grazie ai progetti presentati. Il decreto è stato trasmesso dalla Regione al Ministero per l’approvazione definitiva.

I progetto presentati che hanno ottenuto il riconoscimento dei finanziamenti sono:

Istituto “Veronese” di Montebelluna: realizzazione nuova sede, secondo stralcio: 3.345.893,99 euro
Liceo “Flaminio” di Vittorio Veneto, miglioramento sismico del corpo C: 2.859.304,43 euro
Istituto “Cerletti” di Conegliano, miglioramento sismico: 2.926.770,70
Istituto “Pittoni” di Conegliano: realizzazione nuova sede, primo stralcio: 3.246.937,28
Istituto “Pittoni” di Conegliano: realizzazione nuova sede, secondo stralcio: 3.037.346,83

Oggi il Consiglio Provinciale dedicato all’approvazione della variazione di bilancio (approvata con 12 voti favorevoli e 3 astenuti) e soprattutto alle nomine spettanti alla Provincia di Treviso nei Consorzi, nell’Upi Veneto e nell’Upi Nazionale.

Ecco le nomine deliberate:

 

  • Per il rappresentante della Provincia di Treviso nell’Assemblea del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive: Claudio Sartor, sindaco di Cornuda e consigliere provinciale con delega alla Viabilità

 

  • Per il rappresentante della Provincia di Treviso nell’Assemblea del Consorzio di Bonifica Brenta: Oscar Bordignon, consigliere del Comune di Vedelago e consigliere provinciale con delega ai Progetti Europei

 

  • Per il rappresentante della Provincia di Treviso nell’Assemblea del Consorzio di Bonifica Piave: Marianella Tormena, sindaco del Comune di Crocetta del Montello e consigliere provinciale con delega all'Ambiente e alle Attività Produttive

 

  • Per il rappresentante della Provincia di Treviso nell’Assemblea del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale: Alessandro Righi, sindaco del Comune di Motta di Livenza e consigliere provinciale con delega alla Protezione Civile, alla Digitalizzazione, all'Efficientamento Energetico e al PAESC

 

  • Per i rappresentanti nell’Assemblea Generale dell’Unione delle Province Venete – UPI Veneto: Roberto Borsato, consigliere del Comune di Treviso e consigliere provinciale con delega all'Edilizia, alla Programmazione scolastica e al Parco della Storga; Andrea Cogo, consigliere del Comune di Silea e consigliere provinciale con delega alle Politiche giovanili; Maria Tocchetto, consigliere del Comune di Treviso e consigliere provinciale.

 

  • Per i componenti nell’Assemblea Generale dell’Unione delle Province d’Italia – UPI nazionale: Roberto Fava, assessore del Comune di Spresiano e consigliere provinciale con delega alla Cultura, al Turismo, Delega e alla Sicurezza Stradale; Anna Spinnato, consigliere del Comune di Valdobbiadene e consigliere provinciale

 

È convocato per lunedì 21 febbraio, alle ore 15.00, il Consiglio Provinciale, come di consueto negli spazi della sala consiliare della Provincia di Treviso, via Cal di Breda, 116. 

Sarà possibile seguire il Consiglio in diretta streaming sul canale YouTube della Provincia di Treviso cliccando qui.

Nel rispetto della normativa vigente, per prendere parte all'appuntamento in presenza è necessario utilizzare la mascherina ed essere in possesso di Green Pass. 

Per conoscere l'ordine del giorno: clicca qui

Pubblicato in Altre news (homepage)

Progetto candidato al finanziamento del PNRR

Nuovo passo in avanti della Provincia di Treviso nel programma di interventi sull'edilizia scolastica per il 2022: è stato infatti approvato il progetto per la demolizione e ricostruzione della sede succursale “Cà del Galletto” del liceo Canova di Treviso, in via Ronchese 18/A. Il progetto è stato appena candidato dalla Provincia al finanziamento nell'ambito del PNRR messo a disposizione con bando ministeriale del 2 dicembre 2021. Il costo complessivo dell’operazione ammonta a 7.664.377,04 euro.

Il progetto della Provincia nasce da una duplice esigenza: in primis, quella di mettere in sicurezza la scuola, dato che l’edificio attuale risale al 1959, ed efficientarla dal punto di vista energetico. In secondo luogo, quella di ottimizzare la didattica attraverso lavori che migliorino l'accessibilità e la comodità degli spazi a tutte le studentesse e gli studenti, nonché al personale scolastico e agli utenti esterni. I sopralluoghi e gli studi tecnici effettuati dalla Provincia di Treviso e dalla società Tre Erre Ingegneria Srl di Preganziol (cui è stata affidata la progettazione) per stabilire quali fossero gli interventi più consoni per la messa in sicurezza della succursale del Canova hanno evidenziato la necessità di procedere con la demolizione e la ricostruzione dell'edificio.

La nuova sede del Canova avrà tre piani, di cui uno interrato dal quale si sviluppa una palestra, e godrà di classe energetica A4 (NZEB), avrà un consumo energetico praticamente azzerato, al contrario dell’edificio attuale che è in classe energetica G. Grazie alla razionalizzazione dei percorsi e degli spazi, inoltre, si otterrà una riduzione della superficie coperta e, dunque, del consumo di suolo, inoltre, ci sarà un minor impatto ambientale. Per quanto riguarda gli impianti tecnologici, si prevede di utilizzare un sistema domotico BACS, in classe A secondo UNI EN 15232, capace di garantire l’ottimizzazione dei consumi della scuola in maniera semplice e totalmente automatizzata. Il sistema garantirà l’automazione, la gestione e il controllo dell’impianto di climatizzazione e di quello d’illuminazione. È programmata, inoltre, la realizzazione di un impianto fotovoltaico in copertura, in grado di garantire l’autonomia della scuola dal punto di vista energetico, sia per il riscaldamento/raffrescamento con pompa di calore che a sua volta assicurerà il fabbisogno di acqua calda sanitaria. Per ottimizzare l'efficienza dell'impianto di climatizzazione, sia nella stagione estiva che in quella invernale, sarà installato un sistema di termoregolazione. Al fine di rispondere alle maggiori esigenze igienico-sanitarie, dettate anche dalla pandemia, l’impianto di ventilazione meccanica sarà dotato di filtri moderni e impianti di ionizzazione.

Una riflessione sul dramma delle foibe attraverso le testimonianze degli esuli

In occasione del 10 febbraio, Giorno del Ricordo per commemorare le vittime del massacro delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata, la Provincia di Treviso ha organizzato alle 11 una diretta in streaming trasmessa sulla pagina Facebook @provinciatreviso e sul proprio canale Youtube, 

Ad aprire l'evento online una riflessione del presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, cui è seguito il documentario "Altrove. Viaggi di un'anima” realizzato dall'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia con il contributo della L. 72/2001 e il patrocinio del Comune di Trieste. Un racconto intimo, che ricostruisce attraverso le testimonianze e le voci degli esuli il dramma di chi ha vissuto quelle brutalità.

Sempre per il Giorno del Ricordo, inoltre, la Provincia ha reso disponibile sul sito tvb.bibliotechetrevigiane.it una sezione con alcune proposte bibliografiche per approfondire il tema.

Per guardare di nuovo la diretta basta collegarsi a https://youtu.be/TVQUmOvNSE4 oppure sulla pagina Facebook della Provincia di Treviso.

Logo della Provincia di Treviso

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Indirizzo e recapiti

Via Cal di Breda, 116 - 31100 TREVISO

Tel +39 0422 6565
Fax +39 0422 656666
E-mail urp@provincia.treviso.it
PEC protocollo.provincia.treviso@pecveneto.it

Il Parco Sant'Artemio e il Parco della Storga

E’ consentito l’accesso al Parco del complesso di Sant’Artemio e al Parco della Storga nei giorni feriali dalle ore 7.00 alle ore 19.00 e nei giorni di sabato, domenica e festivi dalle ore 8.00 alle ore 18.00.

In ottemperanza alle norme in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-2019 l’accesso del pubblico al Parco è condizionato al rigoroso rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro e del divieto di ogni forma di assembramento di persone; è richiesto l’utilizzo di mascherine o ogni altro idoneo dispositivo per la copertura di naso e bocca, nonché di guanti o gel o altra soluzione igienizzante.

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