Grazie a due nuovi progetti, il Sant’Artemio libererà 2,3 km di carta negli archivi, velocizzerà i tempi di risposta e aprirà nuovi sportelli digitali al pubblico
Nell’era della transizione digitale, richiesta anche alla Pubblica Amministrazione, da tempo la Provincia di Treviso sta facendo la sua parte per efficientare i servizi ai cittadini e ai Comuni: oltre a curare il processo di archiviazione di 600.000 preziosi materiali fotografici attraverso l’attività del FAST – Foto Archivio Storico Trevigiano, l’Archivio multimediale della memoria, con interviste e video storici, il coordinamento della Rete Biblioteche Trevigiane e l’accesso all’edicola digitale, che mette a disposizione della comunità 13.000 titoli e riviste da 70 Paesi nel mondo gratuitamente, il Sant’Artemio ha infatti partecipato con successo a due bandi, promossi dal Dipartimento per la Transizione Digitale e dal valore complessivo di 2.431.712 euro, che consentiranno di implementare ulteriormente le infrastrutture informatiche dell’Ente, con benefici diretti sui cittadini.
Hanno partecipato alla conferenza Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, e Antonio Cianfrone, dirigente del Settore Innovazione Digitale e Servizi di Supporto.
Sono due i nuovi progetti della Provincia in corso: il primo, “Digitalizzare per Innovare”, servirà a digitalizzare 2,3 chilometri di documenti amministrativi cartacei, attualmente conservati in 3 sedi dedicate, ovvero l’edificio 6 e l’edificio 14 del Sant’Artemio e la sede distaccata in via Marchesan a Treviso; l’attività, finanziata dal Dipartimento per 1.500.000 euro, sarà curata direttamente dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, con un apposito incarico, e permetterà di liberare spazio negli archivi e ottimizzare la fruibilità e la sicurezza dei materiali, velocizzando i tempi di consultazione sia per i Settori dell’Ente sia per le richieste di accesso agli atti da parte dei cittadini.
Il secondo progetto, per il quale la Provincia ha ottenuto 931.712 euro dal bando del Dipartimento per la Transizione digitale promosso da UPI, è invece dedicato alla migrazione in cloud delle informazioni relative all’Albo pretorio, alle attività di contabilità e ragioneria, alla gestione delle ordinanze e degli organi istituzionali, migliorando la raccolta e l’archiviazione dei dati informatici, la sicurezza e la tracciabilità grazie all’intelligenza artificiale.
Nelle fasi successive, inoltre, l’obiettivo sarà di implementare anche gli sportelli online direttamente aperti al pubblico, come quelli per la richiesta e la prenotazione degli spazi del Sant’Artemio per eventi e convegni e o per il rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento di manifestazioni sportive non agonistiche: ad oggi, è già stato realizzato sul sito della Provincia lo sportello che consente l’iscrizione agli esami per il conseguimento dell’idoneità al trasporto di persone e di merci.
“Implementare i sistemi di archiviazione per la Pubblica Amministrazione, che deve gestire per sua natura quantità eccezionali di informazioni, come per esempio quelle sulla gestione delle opere pubbliche, è fondamentale per garantire ai cittadini servizi più veloci, efficienti e puntuali – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – con i due progetti dedicati all’innovazione digitale non solo libereremo gli spazi fisici da ben 2,3 chilometri di carta, mantenendo però, naturalmente, i documenti originali di valore storico e gli atti amministrativi di imprescindibile importanza, ma soprattutto velocizzeremo i processi di ricerca e di risposta ai cittadini: grazie all’intelligenza artificiale e ai formati digitali, si velocizza di 100 volte la ricerca di informazioni e, di conseguenza, si ottimizzano i processi di lavoro. Naturalmente, lavoreremo anche sui nuovi sportelli informatici per la gestione da remoto di attività dedicate al pubblico come la prenotazione degli spazi del Sant’Artemio o la richiesta di autorizzazione per svolgere gare sportive non agonistiche. Oltre a questo, ricordo che stiamo portando avanti, sempre a beneficio della comunità, l’attività di archiviazione di materiale culturale, fotografico e storico: il FAST della Provincia ha, a oggi, una disponibilità di 600.000 immagini, acquisite nel corso del tempo da oltre 100 Fondi tra fisici e virtuali, scatti che contribuiscono a preservare la memoria collettiva e ad analizzare l’evoluzione urbanistica del nostro territorio. Ma non solo: recentemente abbiamo anche completato la digitalizzazione dell’Archivio multimediale, che raccoglie centinaia di interviste e testimonianze video a esperti, storici e cittadini che raccontano tradizioni, mestieri, precisi momenti storici e contesti sociali del nostro passato: dalle fonti orali che raccontano il bombardamento di Treviso nel tragico 7 aprile del 1944 alle interviste a donne che hanno partecipato attivamente alla Resistenza, dai Carbonai alle Filandaie fino all’opera di recupero delle risorgive della Storga. Documenti di straordinaria importanza, richiesti per motivi di studio anche dall’estero. Infine, ricordo il servizio gratuito che la Provincia offre ogni anno ai residenti nel territorio attraverso la Rete delle Biblioteche e l’edicola digitale: sono disponibili online, sul sito tvb.bibliotechetrevigiane.it, oltre 13.000 ebook e riviste, in italiano e in oltre 30 lingue, scaricabili gratuitamente. Un servizio di promozione culturale a cui teniamo particolarmente e che dimostra di riscuotere molto interesse: nel 2024 sono state 140.000 le consultazioni digitali e oltre 2700 gli ebook scaricati”.