Presentati anche i dati sulla qualità dell’aria a cura di ARPAV: due settimane in meno di allerta in Veneto nel 2024
Oggi in Provincia di Treviso il Tavolo Tecnico Zonale per l’ambiente, al quale hanno partecipato la gran parte dei Comuni del territorio. Tra le comunicazioni effettuate, quella dell’imminente blocco dei veicoli Euro5 nei Comuni superiori ai 30.000 abitanti, nonché l’analisi la presentazione di ARPAV sui dati relativi alla qualità dell’aria 2024 e le indicazioni per le Amministrazioni comunali per ridurre le emissioni.
“La misura dovrebbe essere attiva da ottobre ed è figlia della procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea che lo Stato e la Regione hanno dovuto recepire – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – So che sia a livello regionale che ministeriale si stanno muovendo per evitare questo provvedimento e come Provincia siamo al fianco di questo tentativo. Come, d’altronde, siamo sempre in prima fila per quanto riguarda l’ambiente e la riduzione dell’inquinamento. Personalmente, penso che questa misura sia piuttosto inefficace. In Provincia di Treviso, questa misura riguarderebbe soltanto 4 Comuni, addirittura in Veneto soltanto 16 su 560. I numeri parlano da soli e soprattutto, ci troveremmo nelle condizioni per cui i cittadini in possesso di mezzi Euro5, muoverebbero tra le strade comunali o secondarie per evitare di divieti, aumentando così per assurdo il traffico e… l’inquinamento. Non si vuole andare contro le misure di contenimento dell’inquinamento, anzi, ma abbiamo visto che sono altre le iniziative che funzionano, come quella messa in atto della Provincia sul tema delle caldaie. Ecco perché auspico al più presto una revisione del limite alle Euro5”.
Per quanto riguarda il monitoraggio sulla qualità dell’aria svolto da ARPAV, è emerso che il 2024 è stato in generale un anno piuttosto favorevole alla dispersione degli inquinanti: i limiti del biossido di azoto, inquinante collegato principalmente al traffico e al riscaldamento domestico, sono sempre stati rispettati (entro il limite di 40 μg/m3) in tutte le centraline del territorio, con dati confrontabili con quelli del 2023; allo stesso modo, anche le concentrazioni medie di PM2.5 hanno rispettato il limite annuo di 25 μg/m3, registrando valori mediamente inferiori rispetto all’anno scorso. Per quando riguarda, invece, il PM10, sono stati analizzati due parametri, ovvero l’andamento annuale e l’andamento giornaliero: in tutto il territorio, mediamente, il valore registrato è stabile e inferiore al limite annuale di 40 μg/m3 (dato ormai consolidato e stabile negli ultimi anni, a differenza dei picchi maggiori che caratterizzavano il Veneto all’entrata in vigore del D.Lgs.155/2010); il limite giornaliero, invece, è fissato a 50 μg/m3 e, in analogia con gli anni scorsi, è ancora diffusamente superato nella provincia di Treviso, così come nelle altre province del Veneto: il numero di superamenti di questo valore tuttavia nel 2024 è in lieve diminuzione rispetto al 2023. Guardando alla distribuzione mensile del numero di superamenti del limite giornaliero di PM10, si osserva come i periodi di maggiore concentrazione siano stati registrati rispettivamente nei mesi di dicembre, novembre e aprile.
La stagione termica 2024-2025 presenta un dato particolarmente positivo: in media, infatti, il periodo invernale appena passato ha registrato due settimane in meno di giorni con allerte rispetto alla stagione 2023-2024.
“Ricordo inoltre ai cittadini residenti nella Marca che abbiamo pubblicato un bando con incentivi per effettuare la corretta pulizia delle canne fumari – conclude Marcon – il termine per presentare la propria domanda di contributo agli uffici della Provincia di Treviso è fissato al 30 novembre 2025: anche questo tipo di azione rientra nelle buone pratiche per ridurre le emissioni”.