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Liceo “A. Veronese” di Montebelluna: conclusi i lavori di ristrutturazione, consolidamento e miglioramento sismico. Oggi il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, si è recato in sopralluogo a verificare l’opera realizzata nell’Istituto Montebellunese, operazione dal costo complessivo di 2.730.000 euro, finanziati in parte dalla Provincia e in parte coi fondi Ministeriali ottenuti. Ad accompagnarlo nel sopralluogo, la dirigente scolastica Rosita De Bortoli, i tecnici provinciali e la ditta.

L'edificio è stato costruito a partire dal 1954 in tre fasi successive. Nel corso degli anni sono stati eseguiti interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento impiantistico. Nel 2016 è stato eseguito un intervento di miglioramento sismico della palestra più grande. Il nuovo intervento ha previsto il miglioramento sismico dei corpi A, B e C con l'inserimento di 1 giunto strutturale tra corpo A e B e la realizzazione di setti di strutture in ferro. L'edificio pertanto ha ora 3 giunti sismici ed è suddiviso in 4 corpi strutturali. Nel corpo C, contenente due piccole palestre, è stata sostituita la copertura. Sono stati realizzati controsoffitti su tutti i solai dei corpi A, B e C. Sono state sostituite tutte le porte interne, sono stati aggiornati e adeguati gli impianti, in particolare l'impianto antincendio. Sono stati ristrutturati completamente i servizi igienici. Ai fini della sicurezza dei locali interni e per contribuire anche al miglioramento energetico dell'edificio sono stati sostituiti tutti i serramenti esterni con prodotti ad alta prestazione energetica. E' stato inoltre realizzato un restyling interno ed esterno armonizzando i rivestimenti e provvedendo al rifacimento delle finiture parietali. I lavori sono stati realizzati dalla ditta Bordignon Srl di Volpago del Montello (TV).

“Sono felice nel vedere che al Veronese abbiamo centrato l’obiettivo di renderlo disponibile nei tempi richiesti – ha detto Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – un investimento di 2 milioni e 700.000 euro, un ottimo intervento di efficientamento energetico e di messa in sicurezza a livello sismico, a dimostrazione che ancora una volta la Provincia ha messo in campo tutte le proprie energie per il bene della scuola”.

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Marcon: “Risolto un altro nodo nelle scuole di Treviso”.

La Provincia di Treviso ha deliberato oggi in Consiglio Provinciale di sottoscrivere un verbale di consegna temporanea dell’immobile denominato “Ex Poste” situato a Treviso in via Carlo Alberto. L’operazione servirà per effettuare sopralluoghi e rilievi tecnici in funzione di avviare l’iter per ottenere l’immobile e realizzarvi nuovi spazi per il Liceo Artistico di Treviso, scuola che si trova in un edificio storico esattamente adiacente all’edificio “Ex Poste”. L’obiettivo finale è quello di ampliare il Liceo che vede un considerevole aumento delle iscrizioni oltre che necessità di aule per garantire il distanziamento e le disposizioni anti covid-19. La Provincia inoltre ha proposto al Demanio uno scambio con l’edificio denominato “Alloggio del Comando dei Carabinieri di Treviso” attualmente di sua proprietà, in via Bailo, per il quale sarà effettuata una perizia di stima e che sarà inserito nel “Piano Triennale delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari 2021-2023”.

Il Liceo Artistico di Treviso è ospitato in alcuni edifici storici tra via Carlo Alberto e via Santa Caterina. L’emergenza Covid-19 e l’aumento delle iscrizioni hanno sollevato la questione della necessità di nuovi spazi. La Provincia di Treviso ha dunque avviato una trattativa col Demanio per l’ottenimento dell’edificio denominato “Ex Poste” in via Carlo Alberto che è adiacente all’attuale sede del Liceo, proponendo anche uno scambio con l’edificio “Alloggio del Comando dei Carabinieri” che si trova in via Bailo, trovando l’interesse dell’Agenzia del Demanio. La Provincia effettuerà dunque tutti i sopralluoghi necessari per poi definire, una volta concluso l’iter, i necessari investimenti per trasformarlo in scuola moderna, seguendo anche le disposizioni della Sovrintendenza data la caratteristica storica dell’edificio. Si risolverà così un’altra problematica relativa agli spazi scolastici nel capoluogo.

“Dopo aver realizzato in due mesi una nuova sede al “Besta” in Ghirada, dopo aver trovato nuove aule per il Liceo Scientifico “Da Vinci”, dopo aver effettuato altri interventi in tutte le scuole del capoluogo, tra i quali lo stanziamento per il rifacimento dei serramenti del Besta e del Liceo Artistico, oggi a Treviso diamo avvio all’iter per risolvere un’altra grande problematica di spazi, proprio nello stesso Istituto d’arte – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – non posso che ringraziare l’Agenzia del Demanio per la disponibilità dimostrata e il costante dialogo che ci ha permesso di giungere a questo primo passo, propedeutico all’accordo per la realizzazione della nuova ala dell’Artistico. Ancora una volta la Provincia è in prima fila per le scuole superiori”.

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Firmata oggi in Provincia di Treviso la Convenzione tra Provincia di Treviso e Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università di Padova per il Progetto di Tutela, Valorizzazione e Riqualificazione del Bosco della Storga. Firmatari il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, e il direttore del Dipartimento TESAF dell’Università degli Studi di Padova, Vincenzo D’Agostino. Erano presenti anche Mario Conte, sindaco del Comune di Treviso, Giacinto Bonan, vice Sindaco del Comune di Villorba, Giancarlo Da Tos, consigliere provinciale, Claudia Tronchin, consigliere comunale di Treviso, Nicola Dell’Acqua, direttore di Veneto Agricoltura, i professori del TESAF Raffaele Cavalli e Tommaso Sitzia, assieme al direttore generale della Provincia, Carlo Rapicavoli, alla dirigente provinciale Marina Coghetto e alla P.O. provinciale Maurizio Tufaro.

“Provincia, TESAF dell’Università di Padova, i Comuni, Veneto Agricoltura: che grande squadra per fari rinascere il Parco, meglio, il Bosco della Storga! - ha esordito il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon – si tratta di una giornata storica perché gettiamo le basi di uno studio che andrà a definire la destinazione dello Storga e le sue specificità, così da consentirci anche di andare a recuperare i fondi necessari per la sua messa in sicurezza e fruizione nel massimo rispetto della natura. Ringrazio dunque il TESAF, il Comune di Treviso e di Villorba e la Regione Veneto che ci ha messo a disposizione Veneto Agricoltura per la sistemazione del parco e dei suoi percorsi e che lavorerà a stretto contatto con l’Università di Padova”.

“Il Parco dello Storga tornerà a splendere. E lo farà grazie ad un progetto che vede protagonisti Provincia di Treviso, Università degli Studi di Padova e Veneto Agricoltura e che la nostra Amministrazione sostiene con entusiasmo” ha detto Mario Conte, seguito a ruota da Dall’Acqua: “Il nostro vuole essere un aiuto strategico e soprattutto di lungo periodo”.

I docenti hanno poi illustrato il progetto, un approccio innovativo, sul campo, che vuole restituire nel pieno splendore il parco, tenendo conto dei suoi aspetti biologici e naturalistici, con azioni ben mirate e meditate nel tempo. lo studio andrà avanti per molto tempo anche se i primi risultati si avranno già in pochi mesi.

In allegato, la convenzione.

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Caduti alberi negli Istituti Superiori, Liberata la S.P. 155 da un albero che ha interrotto la linea telefonica

Subito attiva la Provincia di Treviso in seguito al maltempo di questa notte che ha causato disagi a più livelli sul territorio provinciale. Risparmiate per fortuna in gran parte le Strade Provinciali, da rilevare l’intervento sulla S.P. 155. La caduta dell'albero creato danni alle condutture dell’acquedotto e alle linee elettriche e telefoniche. Gli operai della Provincia si sono subito messi all’opera e già in mattinata i servizi sono stati ripristinati. Al contempo, si rilevano cadute di alberi in diversi Istituti Superiori del territorio.

In particolare, gli interventi riguardano: la caduta di un albero dell'Istituto Sartor di Castelfranco Veneto in prossimità di un cavo aereo, la caduta di un albero sul tetto presso l'Istituto Cerletti di Piavon di Oderzo, la caduta di un albero dell'Istituto Riccati di Treviso nel cortile, lo scivolamento di alcune tavelle dell'Istituto Riccati di Treviso, la caduta d 2 alberi all'Istituto Canova di Treviso, la caduta di un grosso albero (pioppo) dell'Istituto Martini di Castelfranco.

Tecnici della Provincia, in stretto contatto con la Protezione Civile e i Comuni, stanno proseguendo il monitoraggio del territorio e il ripristino della situazione di normalità dove possibile.

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Potranno ospitare 120 studenti, risolvendo definitivamente i problemi di dimensionamento assieme al Palladio

Il Liceo “Da Vinci” di Treviso avrà 5 nuove aule, che potranno ospitare circa 120 studenti. La Provincia di Treviso ha infatti iniziato i lavori per la realizzazione delle nuove classi, ricavate nel porticato del piano terra, i cui lavori dovrebbero concludersi a settembre giusto in tempo per l’inizio dell’anno scolastico. Dopo aver concluso un riordino complessivo che, grazie alla realizzazione della nuova sede del “Besta” in via Ghirada, ha risolto anche gli spazi per “Duca degli Abruzzi” e “Riccati-Luzzatti”, la Provincia trova dunque una soluzione all’annoso problema di dimensionamento tra il “Da Vinci” e il vicino Istituto “Palladio”. Costo complessivo dell’operazione, che comprende anche un ascensore: 500.000 euro.

“Un altro tassello che va al suo posto – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – continuiamo a investire nell’edilizia scolastica e continuiamo a risolvere tutte le questioni aperte. A Treviso avevamo già operato in periodo covid un riordino che aveva permesso di sistemare insieme il Besta, il Duca Degli Abruzzi e il Riccati-Luzzatti con la realizzazione, in pochissimo tempo, della nuova sede in via Ghirada, un intervento in tempi da record che non ha eguali in Italia. Ora, andiamo a mettere la parola fine alle problematiche legate agli spazi tra il Da Vinci e il Palladio, realizzando 5 nuove aule durante l’estate, in modo che già dal prossimo anno scolastico gli studenti possano avere un posto sicuro dove studiare in spazi adeguati”.

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La Provincia di Treviso lancia un bando destinato ai Comuni del territorio trevigiano per la concessione di contributi finalizzati alla redazione dei Piani di Azione per l’Energia e il Clima (PAESC), per il quale mette a disposizione 50.000 euro. Il contributo della Provincia potrà coprire fino al 70% della spesa sostenuta dai Comuni per un massimo di 5.000 euro per ogni singola Amministrazione che farà richiesta. L’obiettivo della Provincia di Treviso è quella di essere ancora una volta al supporto dei Comuni e allo stesso tempo contribuire al miglioramento dell’ambiente e al rispetto delle direttive europee nel Quadro per il Clima e l’Energia 2030 che prevedono: riduzione del 40% dei gas serra, almeno 32% di fonti rinnovabili e almeno 32,5% di efficienza energetica. Il bando prevede la possibilità per i Comuni di realizzare il PAESC implementando il Piano già redatto (PAES) oppure di aderire ex novo, sia come singolo Comune che in forma associata con altri Comuni.

Il bando è disponibile sul sito della Provincia di Treviso e scade il 31 ottobre 2021.

"Dopo il bando per l’aggiornamento dei Piani Acque, il bando per l’adeguamento dei Piani Antenne, il bando per l’installazione di colonnine elettriche, quello per la viabilità... ecco un nuovo bando della Provincia destinato ai Comuni, questa volta per la redazione dei PAESC, i piani fondamentali per dettare uno sviluppo del territorio che sia rispettoso dell’ambiente – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – abbiamo così stanziato 50.000 euro per le Amministrazioni Comunali, occasione di co-finanziamento che può essere usufruita dal singolo Comune oppure in forma associata. Il compito della Provincia è quello di essere al fianco dei Comuni su temi fondamentali come l’Ambiente, co-finanziando la redazione dei piani e nell’attività di monitoraggio dei piani stessi. Solo collaborando tra Pubbliche Amministrazioni a tutti i livelli potremo salvaguardare il futuro delle nuove generazioni”.

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Sono già 500 gli interventi di salvataggio messi in pratica dal Centro di Recupero Fauna Selvatica della Provincia di Treviso soltanto nell’ultimo mese, da quando cioè è partita la nuova convenzione che prevede la gestione affidata al CRAS Treviso. Un’attività frutto dell’unione di 6 associazioni ben radicate sul territorio (Progetto Riccio Europeo, Lav, Leidaa, Lipu, Oipa, WWF). L’attività del CRFS che ha sede al Parco della Storga non si è mai interrotta, ma la carenza di personale aveva messo in difficoltà le sole attività di recupero che ora, dopo la convenzione con le associazioni animaliste, sono riprese a pieno regime tanto da superare il mezzo migliaio di interventi. Tra gli animali recuperati in questo primo mese di attività: rapaci, ungulati, roditori, lepri, uccelli di varie specie e persino un cucciolo di cinghiale e un volpino. Attualmente, sono 130 quelli ospitati in degenza al Centro.

“La Provincia di Treviso continua a essere operativa per i cittadini e anche per la tutela degli animali – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – se da un lato la nostra Polizia Provinciale combatte quotidianamente una dura lotta contro il bracconaggio, dall’altro il Centro di Recupero Fauna Selvatica rappresenta un fiore all’occhiello che tutto il Veneto ci invidia e i numeri mostrati dalla prima gestione del CRAS testimoniano quanto il periodo sia delicato. Ringrazio allora le associazioni animaliste per l’impegno dimostrato e invito come sempre i cittadini a segnalare eventuali situazioni di animali selvatici in difficoltà. Ricordo infine che nella convenzione stretta con Comunica per la gestione del Parco della Storga, rientrano anche attività con il Centro di Recupero, sempre ovviamente nel pieno rispetto degli animali ospiti che vanno protetti e non disturbati”.

"Il lavoro è impegnativo ma siamo sulla strada giusta. I grandi progetti si possono realizzare solo con la massima collaborazione ed è questo il caso – spiega Michela Dugar, responsabile del Centro – La Provincia di Treviso ha dimostrato il coraggio e la fiducia in un progetto innovativo, mettendo a disposizione il know how del corpo della propria Polizia Provinciale. Il periodo è impegnativo anche perché oltre agli animali feriti, ci sono molti recuperi di pulli tipici della stagione primaverile, pulli che devono essere svezzati manualmente e con molta frequenza".

Un cittadino che dovesse trovare un animale selvatico ferito può contattare il Centro Recupero Fauna Selvatica al 320.4320671

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Oggi in Provincia di Treviso l’assemblea MoM per l’approvazione bilancio e il rinnovo del Cda. All’assemblea in videoconferenza governata dal presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, e dal presidente di MoM, Giacomo Colladon, hanno preso parte tutti i soci della MoM con grande partecipazione da parte dei sindaci. Il bilancio consuntivo è stato approvato e pure il Cda uscente è stato riconfermato in toto.

I rappresentati di Provincia, Comuni e altri soci hanno votato all’unanimità l’approvazione del bilancio consuntivo 2020, il bilancio di sostenibilità, oltre il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del collegio dei revisori. Giacomo Colladon, Cristina De Benedetti e Giuseppe Canova, membri del CdA uscente sono stati quindi riconfermati per un altro triennio.

“Mom ha dimostrato anche nell’anno orribile del trasporto pubblico non solo di riuscire a mantenere un equilibrio economico finanziario, raggiungendo anche un utile, ma anche la capacità di sapersi adattare all’emergenza, all’accavallarsi di DPCM e alle continue variazioni nelle direttive per il trasporto scolastico. Le scelte gestionali del Cda e dell’azienda tutta si sono tradotte in risposte puntuali e veloci verso il territorio – ha spiegato Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – Vorrei sottolineare lo spirito di servizio del presidente Colladon che ha ricoperto il mandato e continuerà a ricoprirlo a titolo gratuito, mettendosi a disposizione delle nostre comunità.

I sindaci, uno ad uno, hanno voluto esprimere il rinnovo della fiducia verso un gruppo dirigente, e in particolare un presidente, che “ha saputo dimostrare enorme disponibilità verso le esigenze dei nostri territori”.

Entrando nel merito dei documenti economico-finanziari approvati, Colladon ha evidenziato come il bilancio 2020 chiude con un utile di 136.951 euro, nonostante il valore della produzione passi da 47 milioni del 2019 a 37 milioni, con una riduzione dei ricavi da titoli di viaggio di oltre 10 milioni di euro, solo parzialmente compensati dai ristori statali (pari ad attesi 4,5 milioni). I costi sono stati ridotti da 22 milioni a 18, così come il costo del personale da 26 a 24 milioni di euro. “Il risultato positivo – ha spiegato il presidente di MoM – è frutto non tanto del ristoro pubblico, ma di una oculata gestione che nei mesi difficili ha saputo contenere i costi gestionali, senza però arrestare gli investimenti”. Nel 2020 MoM ha immatricolato 56 autobus (tra nuovi e usati) e ne ha acquistati altri 16 in consegna nel 2021 (per un investimento di 7,3 milioni). Gli investimenti immobiliari per i nuovi depositi hanno raggiunto i 10 milioni. MOM ha messo inoltre in atto tutta una serie di misure a tutela della stabilità occupazionale sapendo bene che la forza lavoro è l’asset più importante della società. “Mai come in questo anno – ha concluso Colladon - il trasporto pubblico si è rivelato un servizio essenziale e strategico per lo sviluppo sostenibile del Paese. Non possiamo vivere di ristori, se il 2021 sarà un anno di galleggiamento, già dall’ultimo trimestre dobbiamo vedere un rilancio e una rinascita del TPL, con un ritorno dei passeggeri e una rinnovata fiducia anche verso importanti investimenti per la sostenibilità, che contiamo possano arrivare con il Recovery Plan”. Il Consiglio di Amministrazione punta a concludere i progetti già avviati su investimenti relativi al deposito di Castelfranco, alla nuova sede della società, alla nuova autostazione di Treviso e di Montebelluna. Tutti progetti fondamentali per creare quei presupposti che sono indispensabili per il consolidamento e il miglioramento di MOM.

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La Provincia di Treviso lancia un bando destinato ai Comuni del territorio trevigiano per la concessione di contributi finalizzati alla realizzazione di punti di ricarica pubblici per veicoli elettrici e ibridi. L’Ente Provinciale mette a disposizione uno stanziamento di 280.000 euro. Il contributo della Provincia potrà coprire fino al 70% della spesa sostenuta dai Comuni per un massimo di 10.000 euro per ogni singola Amministrazione che farà richiesta. L’obiettivo della Provincia di Treviso è quella di essere ancora una volta al supporto dei Comuni e allo stesso tempo contribuire al miglioramento della qualità dell’aria con l’utilizzo di veicoli elettrici, nell’ottica del progetto “Provincia+te” dove Provincia, Comuni e cittadini insieme possono ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità dell’ambiente.

Il bando è disponibile sul sito della Provincia di Treviso e scade il 31 ottobre 2021.

"Ancora una volta la Provincia di Treviso a supporto dei Comuni trevigiani – spiega Stefano Marcon, Presidente della Provincia di Treviso – Dopo il bando per ottenere contributi in ambito di opere di viabilità, eccone uno dedicato invece alla realizzazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche. La Provincia destinerà un contributo fino a 10.000 euro per ogni Comune che vorrà implementare il numero o dotarsi di postazioni di ricarica. Le auto elettriche sono sempre più diffuse e per incentivare i cittadini a investire, dobbiamo dotarli di una rete di ricarica capillare. Ecco perché abbiamo scelto di investire anche su questo filone ambientale, per guardare a un futuro migliore per tutta la comunità trevigiana. Ricordo che, sempre nell’ambito dei progetto “Provincia+te” è ancora attivo il bando che concede contributi per la sostituzione delle caldaie civili, un altro tassello di rispetto per l’ambiente".

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10.7.1A-FESRPON-VE-2020-66 Progetto Urgente (Emergenza COVID-19) I.S. Giorgi – Fermi – Istituto Professionale Statale – Sede Ghirada Ristrutturazione Emergenza COVID-19

Asse II – Infrastrutture per l'istruzione - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
Obiettivo specifico – 10.7 “Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi, attraverso il miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici (FESR)
Azione 10.7.1 “Interventi di riqualificazione degli edifici scolastici”

 

Costo complessivo di € 1.299.949, 45
Importo totale ammissibile al finanziamento di € 1.300.000, 00

 

Servizio televisivo Antenna3 News del 4 settembre 2020

Servizio televisivo Rainews TGR Veneto del 5 settembre 2020

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Indirizzo e recapiti

Via Cal di Breda, 116 - 31100 TREVISO

Tel +39 0422 6565
Fax +39 0422 656666
E-mail urp@provincia.treviso.it
PEC protocollo.provincia.treviso@pecveneto.it

Il Parco Sant'Artemio e il Parco della Storga

E’ consentito l’accesso al Parco del complesso di Sant’Artemio e al Parco della Storga nei giorni feriali dalle ore 7.00 alle ore 19.00 e nei giorni di sabato, domenica e festivi dalle ore 8.00 alle ore 18.00.

In ottemperanza alle norme in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-2019 l’accesso del pubblico al Parco è condizionato al rigoroso rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro e del divieto di ogni forma di assembramento di persone; è richiesto l’utilizzo di mascherine o ogni altro idoneo dispositivo per la copertura di naso e bocca, nonché di guanti o gel o altra soluzione igienizzante.

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