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Pronti quasi 13 milioni di euro ottenuti dal Decreto Ponti.

Sono 11 gli interventi pianificati dalla Provincia di Treviso per la messa in sicurezza, il monitoraggio e il rifacimento dei ponti nel territorio provinciale, per un totale di 12.899.367,00 euro che andranno a investire su 13 Comuni - 14 con Meolo (VE). Viene presentato oggi dunque il piano redatto dall’Amministrazione Provinciale e finanziato grazie al Decreto 7 maggio 2021, detto “Decreto Ponti”. Il finanziamento è stato ottenuto grazie al lavoro dei tecnici provinciali che hanno iscritto i progetti al Ministero dopo un grande lavoro di monitoraggio.

“Ecco un altro risultato della Provincia che c’è, della Provincia che fa il bene del territorio, della Provincia che è sempre pronta coi progetti in modo tale da intercettare i fondi quando si presenta l’occasione – ha spiegato Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – ecco oggi 13 milioni di euro per 11 interventi su 13 Comuni per quanto riguarda i ponti, dopo l’attento monitoraggio effettuato. Ci sono opere importanti come i rifacimenti integrali a Motta, Casale e Susegana-Sernaglia, altre operazioni fondamentali per la messa in sicurezza. Insomma, continua il nostro grande impegno anche su questo fronte. Senza dimenticar in ambito di viabilità, che ricordo essere una delle nostre competenze fondamentali, i 2 milioni di euro per interventi di somma urgenza 2020-2021, il bando per il co-finanziamento di opere di viabilità che ci consentirà di far partire opere, assieme ai Comuni, per oltre 13 milioni di euro, il milione di euro messo per sistemare una volta per tutte la dorsale del Grappa, tutta la manutenzione ordinaria e straordinaria, i fondi per la sicurezza stradale e ora i ponti.

Gli interventi:

Susegana e Sernaglia della Battaglia: rifacimento del ponte sul fiume Soligo in località S.Anna nei Comuni di Susegana e Sernaglia della Battaglia, S.P. 34 “Sinistra Piave”. Totale: 2.507.450,10 euro.
Monfumo: rifacimento del ponte sul torrente Muson in Comune di Monfumo, S.P. 1 “Mostaccin”. Totale: 714.430,40 euro.
Susegana: rinforzo strutturale dell’arco del ponte in Comune di Susegana, S.P. 34 “Sinistra Piave. Totale: 169.838,84 euro.
/A - Maserada sul Piave: rifacimento dei giunti di dilatazione del ponte sul ramo di Salettuol in Comune di Maserada, S.P. 92 “Delle Grave”; /B - Cimadolmo: rifacimento del giunto di spalla sinistra del ponte sul ramo di Cimadolmo in Comune di Cimandolo, S.P. 92 “Delle Grave”. Totale: 117.996,50 euro.
Monastier e Roncade: verifica della capacità portante e vulnerabilità sismica del ponte sul fiume Vallio nei Comuni di Monastier e Roncade, S.P. 60 “di Mignagola”. Totale: 27.620,00 euro.
Mansuè: verifica della capacità portante e vulnerabilità sismica del ponte sul fiume Livenza in Comune di Mansuè, S.P. 119 “di Gorgo”. Totale: 50.800,00 euro.
Monastier e Meolo (VE): verifica della capacità portante e vulnerabilità sismica del ponte sul fiume Meolo in Comune di Monastier al confine con Meolo (VE), S.P. 61 “Fornaci”. Totale: 33.720,00 euro.
Motta di Livenza: lavori di demolizione e costruzione nuovo ponte sul fiume Monticano in Comune di Motta di Livenza, S.P. 137 “Redigole”. Totale: 5.072.730,82 euro.
Casale sul Sile: demolizione e ricostruzione del ponte sul fiume Sile in Comune di Casale sul Sile, S.P. 64 “Zermanesa”. Totale: 3.650.605,15 euro.
Vidor: adeguamento sismico del ponte sul fiume Teva in Comune di Vidor, S.P. 34 “Sinistra Piave”. Totale: 554.176,07 euro.

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Ammonta a oltre 399.000 euro il contributo destinato dalla Provincia di Treviso ai Comuni della Marca per supportarli nella redazione o nell’aggiornamento dei Piani delle Acque. I Comuni potevano ricevere dalla Provincia contributi fino al 70% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 15.000 euro per Amministrazione. Il Piano delle Acque è un documento essenziale per indirizzare al meglio le scelte di pianificazione territoriale. Il bando ha riscosso molto successo: sono 36 i Comuni che hanno fatto richiesta e tutti hanno ottenuto il contributo, tanto che dallo stanziamento iniziale di 250.000 euro la Provincia ha aumentato la copertura fino a 399.084,36 euro.

L’obiettivo della Provincia era quello di incentivare le Amministrazioni Comunali ad aggiornare o a redigere il Piano delle Acque, in modo da contribuire alla prevenzione del dissesto idrogeologico e alla salvaguardia del suolo e del territorio, reso fragile dalla diffusa urbanizzazione e dai sempre più frequenti eventi meteorologici avversi.

I Comuni che hanno richiesto e ottenuto il contributo sono: Pieve di Soligo, Chiarano, Salgareda, Motta di Livenza, Loria, Pederobba, Gaiarine, Ponte di Piave, Riese Pio X, Cappella Maggiore, Silea, Cessalto, Mansuè, Miane, Villorba, Fregona, Povegliano, Gorgo al Monticano, Orsago, Sarmede, Pieve del Grappa, Valdobbiadene, Moriago della Battaglia, Cison di Valmarino, Volpago del Montello, Loria, Possagno, Cavaso del Tomba, Nervesa della Battaglia, Quinto di Treviso, San Fior, Caerano di San Marco, Portobuffolè, Vedelago, Spresiano, Colle Umberto.

“Supportare i Comuni è compito della Provincia di Treviso e questo bando ha riscosso molto successo – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – tanto che abbiamo deciso di aumentare lo stanziamento vista la grande richiesta. I Piani Acque sono fondamentali per la tutela del suolo e del territorio”.

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Ammonta a oltre 281.000 euro il contributo destinato dalla Provincia di Treviso ai Comuni della Marca per supportarli nella redazione o nell’aggiornamento dei Piani di Classificazione Acustica.

I Comuni potevano ricevere dalla Provincia contributi fino a 10.000 euro grazie a un apposito bando, destinato a favorire l’aggiornamento dei piani che spesso risultano ancora datati. L’azione mira al benessere della comunità, alla salvaguardia della salute pubblica e alla riqualificazione ambientale, oltre che alla predisposizione di piani di risanamento acustico nei casi previsti dalla legge.

Il bando ha riscosso molto successo: sono 45 i Comuni che hanno ottenuto il contributo, per un totale di 281.301,69 euro.

I Comuni che hanno richiesto e ottenuto il contributo sono: Castelcucco, Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Cavaso del tomba, Cessalto, Colle Umberto, Conegliano, Cornuda, Crocetta del Montello, Follina, Fontanelle, Fonte, Fregona, Gaiarine, Loria, Maser, Morgano, Motta di Livenza, Oderzo, Pederobba, Pieve del Grappa, Pieve di Soligo, Ponte di Piave, Ponzano Veneto, Portobuffolè, Preganziol, Quinto di Treviso, Refrontolo, Revine Lago, Riese Pio X, San Fior, San Pietro di Feletto, San Zenone degli Ezzelini, Santa Lucia di Piave, Segusino, Sernaglia della Battaglia, Spresiano, Susegana, Tarzo, Valdobbiadene, Vedelago, Vidor, Vittorio Veneto, Volpago del Montello, Zero Branco.

“Supportare i Comuni è compito della Provincia di Treviso e questo bando ha riscosso molto successo – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – Tanto che lo stanziamento iniziale di 100.000 euro abbiamo scelto di estenderlo a oltre 281.000,00 euro per coprire tutte le richieste. Un investimento per il Comuni, per il territorio e per il futuro della Comunità trevigiana”.

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Riparte “Green School Competition”, il “contest” che la Provincia di Treviso lancia ogni anno tra le scuole superiori di secondo grado, competenza fondamentale dell’ente, con l’obiettivo di trasformare le scuole della Provincia in “campus sostenibili”, veri e propri incubatori dello sviluppo di una nuova mentalità orientata alla sostenibilità e al risparmio energetico. Coinvolgendo in prima persona quanti vivono quotidianamente le scuole, a partire dagli studenti ma anche docenti e personale, è possibile ottenere riduzioni considerevoli negli sprechi di energia, con maggior beneficio per l’ambiente. La IX edizione di “Green School Competition” è stata presentata oggi dalla Provincia di Treviso a tutti i dirigenti scolastici del territorio in videoconferenza.

“Green School Competition” che rientra nel progetto Global Service di terza generazione, un’avanguardia nella gestione del patrimonio scolastico che vede la Provincia di Treviso in prima fila, verte su 4 tematiche: energia e risparmio energetico, mobilità sostenibile, riduzione dei rifiuti, acqua e risparmio idrico.
Il concorso riguarda poi tre diversi ambiti: formazione (formazione come attività di tutoraggio interno ed esterno alla propria scuola e conoscenza/approfondimento delle tematiche proposte), comunicazione (volta alla sensibilizzazione, coinvolgimento e responsabilizzazione della comunità scolastica e studenti della propria scuola e/o studenti esterni), azioni concrete (definizione ed attivazione di azioni di mitigazione e adattamento volte alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni ambientali di CO2 del proprio istituto). Nei tre ambiti i gruppi di lavoro spazieranno presentando elaborati, materiale promozionale, attività svolte nelle 4 tematiche.

“La “Green School Competition” è un’iniziativa che portiamo avanti da anni, una delle tante che mettiamo in campo nell’ambito dell’edilizia scolastica per migliorare l’efficienza energetica dei nostri edifici e, quindi, la qualità dell’ambiente. Personalmente la apprezzo molto perché chiama in causa direttamente gli utenti: studenti, docenti, personale, visitatori... e tante sono le idee e le iniziative che ci consentono, assieme al Global Service e ai grandi investimenti nella realizzazione di scuole NZEB, di abbattere anno dopo anno le emissioni e il consumo energetico. I dati del 2019 ci dicono che grazie alle iniziative della Green School Competition sono stati risparmiati ben 5.898 quintali di CO2 nelle scuole aderenti. Che dire, se non è concretezza questa... forza ragazzi e ragazze, anche quest’anno lavoriamo assieme per il consumo zero”.

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Citata come esempio virtuoso la SUA trevigiana: 537 pratiche per oltre 351 milioni di appalti gestiti.

Semplificare le procedure della disciplina sui contratti pubblici, ridurre il numero delle stazioni appaltanti, qualificando le strutture delle Province e delle Città metropolitane. Queste le finalità che deve avere il Disegno di Legge delega sulla revisione dei Contratti pubblici per l’UPI espresse dal vicepresidente dell’Associazione delle Province Italiane, Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso e dell’Upi Veneto, questa mattina in audizione alla Commissione Lavori Pubblici del Senato. Tra gli esempi citati da Marcon proprio quello della Stazione Unica Appaltante della Provincia di Treviso che ha dato risultati davvero eccellenti in ambito di gestione appalti per i Comuni e altri Enti.

“Uno dei passaggi essenziali per l’attuazione delle direttive europee sugli appalti pubblici – ha sottolineato Marcon - è la creazione di un sistema più strutturato e qualificato di stazioni appaltanti pubbliche. Ad oggi 53 Province delle 76 delle Regioni a Statuto Ordinario hanno attivato il servizio di Stazione Unica Appaltante, e sono oltre 1.500 i Comuni che hanno aderito ad una SUA Provinciale per un totale di gare svolte nel 2020, in piena pandemia e con tutte le limitazioni imposte dalle restrizioni sanitarie, pari a oltre 1.800 per un importo di più di 2 miliardi e 100 milioni. E’ un esempio di buona amministrazione che va valorizzata, attraverso un’indicazione chiara del legislatore con la qualificazione di diritto delle stazioni appaltanti delle Province e delle Città metropolitane. E’ chiaro – ha poi concluso il Vicepresidente UPI – che questa scelta deve essere accompagnata dal rafforzamento della capacità amministrativa e strutture tecniche in ambito provinciale e metropolitano necessarie per progettare, aggiudicare, realizzare gli appalti. Veri e propri Centri di competenza per l’innovazione che mettano in rete e a disposizione di tutti gli enti locali piattaforme tecnologiche e servizi in grado di favorire la raccolta dei fabbisogni e la digitalizzazione dei processi di programmazione, gestione, esecuzione e monitoraggio degli appalti e degli investimenti pubblici locali, promuovendo processi di cooperazione e di trasformazione digitale di tutto il sistema di governo locale”.

“La Provincia di Treviso – è poi entrato nello specifico Marcon – dedica al servizio di stazione appaltante un numero elevato di funzionari (15) e serve gran parte dei Comuni del territorio (89 Comuni su 94). La Provincia, inoltre, ha visto crescere negli ultimi anni il numero di Enti serviti, anche dopo il d.l. “Sblocca cantieri” (da 97 a 108) e tra questi ci sono anche altri Enti, diversi dai Comuni, che hanno deciso di utilizzare i servizi della Provincia, come Ipab, Consorzi ecc.. La stazione appaltante fornisce supporto in moltissime fasi della contrattazione pubblica attraverso servizi di assistenza nelle fasi di aggiudicazione, di programmazione, di progettazione (degli acquisti o dei lavori), di definizione del bando e, infine, di stipula del contratto. Il numero delle gare e l’importo delle stesse, infine, è rimasto costante nel tempo. la SUA della Provincia di Treviso ha gestito 537 pratiche di gara per un totale di 351.370.254,33 di importo complessivo di appalti”.

https://www.provinceditalia.it/per-semplificare-gli-appalti-valorizzare-le-stazioni-uniche-delle-province/

 

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Operazione da 6 milioni di euro che porterà 14 aule nuove.

La Provincia di Treviso, dopo aver deliberato a fine settembre in Consiglio Provinciale, ha sottoscritto un verbale di consegna temporanea dell’immobile denominato “Ex Poste” situato a Treviso in via Carlo Alberto. L’operazione serve per effettuare sopralluoghi e rilievi tecnici in funzione di avviare l’iter per ottenere l’immobile e realizzarvi nuovi spazi per il Liceo Artistico di Treviso, scuola che si trova in un edificio storico esattamente adiacente all’edificio “Ex Poste”. L’obiettivo finale è quello di ampliare il Liceo che vede un considerevole aumento delle iscrizioni oltre che necessità di aule per garantire il distanziamento e le disposizioni anti covid-19. La Provincia inoltre ha proposto al Demanio uno scambio con l’edificio denominato “Alloggio del Comando dei Carabinieri di Treviso” attualmente di sua proprietà, in via Bailo, per il quale sarà effettuata una perizia di stima e che sarà inserito nel “Piano Triennale delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari 2021-2023”. Recentemente, inoltre, la Provincia di Treviso ha ottenuto il finanziamento per la manutenzione straordinaria di tutti i serramenti della sede centrale per un costo complessivo di 1.800.000 euro.

Oggi alla conferenza stampa sono intervenuti Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Silvia Nizzetto, assessore alla Scuola del Comune di Treviso, Giancarlo Da Tos, consigliere comunale e consigliere provinciale di Treviso, Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Sandra Messina, dirigente scolastica. Hanno portato il loro contributo anche i rappresentanti d’istituto oltre alle testimonianza di alcuni studenti in video.

“Oggi chiudiamo il cerchio di un’operazione fondamentale per il Liceo Artistico e per il centro di Treviso – ha detto Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – quando l’iter sarà concluso, potremo dunque ampliare gli spazi per gli studenti e allo stesso tempo, d’accordo col sindaco Conte, riqualificheremo un edificio storico di pregio a due passi dai luoghi della cultura. In questi mesi effettueremo tutte le necessarie ricognizioni per passare alla progettazione in infine dare l’avvio ai lavori. Ringrazio il Demanio col quale siamo riusciti a mettere in piedi un’operazione di scambio di immobili che ci consentirà dunque di portare nuova linfa alle scuole trevigiane. Non solo: in estate partiranno anche i lavori per il rifacimento di tutti i serramenti della scuola per 1.800.000 euro che siamo stati in grado di intercettare grazie alla bravura del nostro staff. Ringrazio l’Ufficio Scolastico Provinciale e la dott.ssa Sardella con la quale lavoriamo quotidianamente, ringrazio il Comune di Treviso con l’assessore Nizzetto e il consigliere Da Tos, che è anche consigliere provinciale e nostra “sentinella” sul territorio trevigiano. E infine ringrazio la dirigente scolastica e soprattutto gli studenti: colgo la palla al balzo della loro proposta e prometto che troveremo il modo di coinvolgerli nei rilievi e nelle operazioni di progettazione, saranno un valore aggiunto!”.

“Siamo particolarmente entusiasti per la buona riuscita dell’operazione, sostenuta anche dalla nostra Amministrazione - le parole dell’assessore all’Istruzione del Comune di Treviso, Silvia Nizzetto –Negli anni il Comune di Treviso è stato sempre a fianco dell’artistico per la risoluzione delle problematiche legate agli spazi. Da ex studente di questo istituto, a distanza di quasi 40 anni, posso dire che si tratta di un sogno che si avvera mentre per il Liceo Artistico è un traguardo che permette programmazione più serena in chiave futura, l’implementazione dell’offerta un’importante risposta al numero delle iscrizioni, in crescita da anni. Il dialogo fra enti si è rivelato la formula vincente per il bene comune e in particolare degli studenti”.

“Operazioni come questa ci rendono orgogliosi – ha detto Barbara Sardella – con la Provincia stiamo inaugurando scuole nuove, ristrutturando scuole, trovando nuovi spazi, il tutto per la qualità della vita degli studenti, del corpo docente e del personale, oltre che della comunità”.

“Ringraziamo la Provincia per l’impegno messo in campo, la nostra scuola continua a ricevere richieste di iscrizioni che non possiamo esaudire perché gli spazi sono stretti qui in centro storico, così riusciremo ad accogliere sempre più studenti” ha detto la dirigente Sandra Messina.

“Quando si vuole una cosa, si lotta per ottenerla, alla fine i risultati arrivano – ha detto Da Tos – questa ne è la testimonianza diretta, finalmente l’Artistico di Treviso avrà il suo ampliamento. Raccolte le esigenze della scuola le ho subito portate in Provincia ed è davvero una grande soddisfazione vedere il compimento dell’operazione”.

Il Liceo Artistico di Treviso è attualmente ospitato in tre edifici storici: la sede di Santa Caterina, quella di Via Tolpada, quella in via Dei Mille. Inoltre, l’emergenza Covid-19 e l’aumento delle iscrizioni hanno sollevato la questione della necessità di nuovi spazi con l’affitto dei locali della Parrocchia di Santa Maria Maggiore da parte della Provincia di Treviso. La scuola ha una popolazione studentesca stimata per il 2021-2022 di 766 studenti diurni + 135 serali che equivalgono a 36 classi diurne e 6 serali. La Provincia ha dunque avviato una trattativa col Demanio per l’ottenimento dell’edificio denominato “Ex Poste” in via Carlo Alberto che è adiacente all’attuale sede del Liceo, proponendo anche uno scambio con l’edificio “Alloggio del Comando dei Carabinieri” che si trova in via Bailo, trovando l’interesse dell’Agenzia del Demanio. La Provincia effettuerà dunque tutti i sopralluoghi necessari per poi definire, una volta concluso l’iter, i necessari investimenti per trasformarlo in scuola moderna, seguendo anche le disposizioni della Sovrintendenza data la caratteristica storica dell’edificio. Si risolverà così un’altra problematica relativa agli spazi scolastici in Comune di Treviso attesa da tempo. Da una prima stima di progettazione, il costo complessivo dell’operazione ammonterà a 6 milioni di euro e permetterà di ricavare dalle 12 alle 14 aule nuove.

L'immobile si sviluppa su 3 piani, il periodo di costruzione è tra il 1800 e il 1900. L'immobile è costituito da due corpi: il corpo principale è caratterizzato da due facciate, prospicienti la strada, in cui sono presenti elementi di pregio come colonne, vetrate e decori, internamente l'unico elemento di pregio è la scala principale in marmo con parapetto in ferro lavorato; il corpo secondario, di collegamento con il Liceo Artistico, è privo di particolari elementi di pregio sia esternamente che internamente. Sono presenti inoltre due corti interne comprese tra gli edifici in oggetto e l'attuale sede del Liceo Artistico. L'edificio, attualmente di proprietà dell'Agenzia del Demanio, negli anni ha avuto diverse destinazioni d'uso quali sede centrale delle Poste, uffici del Catasto e, in anni più recenti, una parte del piano terra è stata utilizzata dal Liceo Artistico Statale. Da circa 10-15 anni l'immobile è inutilizzato e versa in uno stato di abbandono.

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In programma la sostituzione di tutti gli infissi dell’ITCG Sansovino di Oderzo per 1.300.000 euro.

Quattro nuovi laboratori di informatica e fisica/scienze all’IS “Antonio Scarpa” di Motta di Livenza. Sono ormai pronti infatti i lab realizzati dalla Provincia di Treviso ricavando spazi nell’ex palestra, dotati di impianti, dotazioni tecnologiche, illuminazione e linee elettriche per alimentare i computer. L’intervento si era reso necessario dalla necessità di recuperare maggiori spazi per le disposizioni covid e alla richiesta dell’Istituto, la Provincia ha subito cercato di dare una risposta. Il costo complessivo dell’operazione è di 175.000 euro. Dopo aver inaugurato dunque la nuova palestra nel 2017, ecco che gli spazi di quella vecchia tornano utili per dare maggior supporto informatico agli studenti dell’Istituto mottense.

“In pochi mesi siamo riusciti a ricavare ben 4 laboratori moderni, attrezzati e tecnologici nell’ex palestra dell’IS “Scarpa” di Motta di Livenza – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – negli ultimi anni la Provincia ha investito tantissimo sulla scuola, dato che abbiamo messo a bilancio oltre 73 milioni per l’edilizia scolastica. Nell’area dell’opitergino-mottense abbiamo realizzato diversi interventi, specie per venire incontro all’emergenza Covid-19: realizzazione di nuove pareti, suddivisione di spazi, recupero e allestimento di aule tra lo “Scarpa”, il “Sansovino” e l’”Obici” per oltre 79.000 euro.

Per quanto riguarda l’efficientamento energetico, nei primi mesi del prossimo anno andremo a investire sulla sede del “Cerletti” a Piavon di Oderzo con la manutenzione straordinaria delle coperture e dei serramenti per 700.000 euro, così come sempre allo “Scarpa” di Motta di Livenza provvederemo alla manutenzione delle coperture, dei serramenti e l’adeguamento dell’impianto antincendio per altri 260.000 euro. Altri 241.000 euro li destiniamo all’adeguamento antincendio del “Cerletti” di Piavon e del “Sansovino” di Oderzo. Infine – chiude Marcon – proprio al “Sansovino”, abbiamo in programma la manutenzione straordinaria e sostituzione di tutti gli infissi per un investimento davvero sostanzioso di 1 milione e 300.000 euro”.

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Il 25 Novembre della Provincia di Treviso: Campagna per il 1522 numero anti violenza, promozione del gesto per “chiedere aiuto” e Mostra “Sala delle Donne” in foyer

Per il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Provincia di Treviso, assieme alla Commissione Provinciale Pari Opportunità e alla Consigliera di Parità, rilancia con forza la campagna di comunicazione per il Numero Anti Violenza e Stalking “1522”, iniziativa già promossa nel 2020 con l’invio a tutti i Comuni di un apposito totem di segnalazione. Ma non solo: su tutti i canali social dell’Ente sarà rilanciato il gesto per “come chiedere aiuto”: mostrando il palmo con il pollice piegato all’interno per poi piegare le dita sul pollice chiuso, a segnalazione di una situazione di disagio o pericolo.
Inoltre, da domani nel foyer della Provincia al Sant’Artemio, sarà possibile visitare la terza tappa della mostra “Sala delle Donne”, progetto realizzato da Terziario Donna Confcommercio Treviso per sollecitare una riflessione sull’impegno femminile, costantemente presente – seppure in forme diverse – e in continua evoluzione.

CAMPAGNA 1522
La campagna per promuovere la help line 1522, la linea di supporto nazionale contro la violenza e lo stalking. L’iniziativa ha anche il patrocinio della Prefettura di Treviso. Nel 2020 è stato inviato a tutti e 94 i Comuni della Marca Trevigiana un apposito totem espositore dedicato, messo a disposizione proprio dalla Provincia, da esporre per almeno 2 anni. Quest’anno, la campagna viene rilanciata con l’aggiunta del gesto per chiedere aiuto.

SALA DELLE DONNE
Una mostra di illustrazione di 9 volti di donne che si sono distinte in vari settori dell’economia, della cultura, della scienza e della società. Si sono battute per la loro posizione, aprendo la strada alle altre donne, e per il miglioramento della società; hanno posto la questione di genere all’interno delle Istituzioni sia direttamente, lottando per la loro posizione, sia attraverso azioni di sensibilizzazione, condotte in sinergia con il territorio. Un bagaglio di ricordi umani, una carrellata di immagini e storie che resta nel cuore e nella mente. La mostra è stata realizzata da Terziario Donna Confcommercio Treviso col patrocinio del Comune di Treviso, Provincia di Treviso; partner culturali sono Treviso Comic Book Festival e CartaCarbone festival, col supporto di CentroMarca Banca.

Sala delle Donne – Foyer del Sant’Artemio, Provincia di Treviso – Via Cal di Breda, 116
Il lunedì e il mercoledì dalle 8.30 alle 17, il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 8.30 alle 13.00. Ingresso libero con green pass.

La disattenzione, l’uso del telefonino, la distrazione che comporta fuoriuscite in solitaria e scontri frontali o laterali sono fatali. Lo dicono i dati del Centro Monitoraggio Provinciale della Provincia di Treviso sugli incidenti, che raccoglie insieme le rilevazioni dei Carabinieri, della Polizia Stradale e delle Polizie Locali dei 94 Comuni della Provincia di Treviso. “Dall’analisi dell’ultimo triennio, tolto il 2020 è che un anno anomalo, abbiamo basato le nostre azioni concrete – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – avevano tolto i fondi alle Province fino a quando non si sono resi conto di quanto eravamo fondamentali. Ora finalmente torniamo a investire, con i bandi dedicati ai Comuni per le opere. E abbiamo anche molto altro in cantiere, grazie all’analisi dei dati che compiamo con lo scrupoloso lavoro dei nostri uffici e soprattutto l’attenta rilevazione di Carabinieri, Polizia Stradale e Polizie Locali che quotidianamente svolgono un instancabile e fondamentale lavoro sul territorio. I morti degli ultimi giorni fanno male, malissimo, sono il campanello d’allarme di un fenomeno che noi avevamo già intuito grazie ai dati e per il quale abbiamo già da tempo iniziato a mettere in campo diverse azioni”.

Nel 2019 (ultimo anno con rilevazioni complete da prendere in considerazione secondo l’Istat, dato che il 2020 a causa del lockdown è da considerarsi anomalo) erano stati 56 i decessi stradali e 3085 i feriti, un dato che comunque poneva la Provincia di Treviso sulla buona strada per la riduzione dei decessi tra il 2010 e il 2020. Se nel 2017 dunque si era toccata la quota minima di 53 decessi, da quel momento in poi è iniziata un lenta risalita.
Per quanto concerne i dati 2019: sono gli automezzi nel 60% a essere oggetto di incidente con deceduti, seguono i motocicli (13%), gli autocarri (11%) e le biciclette (10%). Per gli incidenti con lesioni, invece, predomina l’autovettura privata: 72%.
Il dato che più rende l’idea del periodo attuale è senza dubbio quello della natura dell’incidente mortale: la maggior parte sono fuoriuscite autonome, scontri frontali e scontri laterali, proprio come avvenuto in questo tragico agosto 2021. Inoltre, rispetto agli anni precedenti, l’ultimo periodo ha fatto ritornare alto l’indice di mortalità tra le 4 e le 7 di mattina, invertendo una tendenza che nell’ultimo decennio aveva invece visto le ore di punta di entrata e uscita al lavoro come più pericolose.
La distrazione alla guida è una delle cause predominanti. Nel 2019 sono state rilevate 310 fuoriuscite autonome 12 delle quali sono state fatali per 15 persone (quasi il 27% dei decessi dell’intero anno), che non sempre erano i conducenti. In nessuna di queste è stato segnalato il mancato rispetto dei limiti di velocità, e nella maggior parte dei casi, le condizioni meteo erano di tempo sereno, il fondo stradale era asciutto ed il tratto di strada era rettilineo, pertanto le cause dei sinistri sono imputabili alla disattenzione. Se ci aggiungiamo che sono in aumento le contravvenzioni sia per utilizzo dello smartphone alla guida (+25%) sia per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (+40%) abbiamo il quadro della situazione.

“Il ritorno a una sorta di normalità ha portato con sé il ritorno del traffico ma sembra che la distrazione e la disattenzione siano una costante di quest’ultimo periodo. Per questo, ora che ci hanno ripristinato la possibilità di investire, la Provincia è pronta a fare la propria parte, come è stato fatto con incredibili risultati dalle amministrazioni precedenti: abbiamo tutti i dati, torniamo a fare azioni di sensibilizzazione mettendoci in rete con tutti gli attori in causa, a partire dalla Regione.

Concludo con un appello, sentito, accorato e personale, dato che io stesso per lavoro sono molto spesso in strada: so che dopo un anno e mezzo costretti a casa o comunque a sposarci poco, la voglia di “evadere”, di spostarsi è tanta. Ma non dobbiamo abbassare la guardia, mai. Che si sia al volante di un’auto, sopra una moto, in bicicletta, in monopattino o a piedi. Il pericolo avviene come abbiamo visto per nostra disattenzione, magari proprio quando siamo a due passi da casa, quando ci sentiamo sicuri. Attenzione, sempre. Tutti assieme potremo portare a zero il numero di decessi mortali”.

La Provincia di Treviso ha previsto di stanziare 1 milione di euro per un’opera strategica attesa da tempo: la messa in sicurezza e il consolidamento della S.P. 141 “Dorsale del Grappa”. L’obiettivo è quello di rimettere a nuovo e rendere sicura e praticabile la strada principale di attraversamento del Monte Grappa, del quale la Provincia di Treviso detiene la maggior percentuale di territorio nei propri confini. Un investimento programmato da tempo, che rende ancor più valido l’inserimento del Grappa nella Biosfera Unesco.

La S.P. 141 "dorsale del Grappa" è una strada costruita più di un secolo fa che risente delle intemperie, delle escursioni termiche, del gelo e disgelo che caratterizzano la zona e la rendono impraticabile per buona parte dell’inverno a causa di neve, ghiaccio, frane e valanghe, senza dimenticare la pericolosità di alcune gallerie del tracciato. Ogni primavera la strada è oggetto di una grande azione di pulitura e manutenzione.

Con lo stanziamento previsto di 1 milione di euro che arriverà dall’avanzo di bilancio, la Provincia intende anticipare alcuni lavori in autunno, in particolare il disgaggio, la manutenzione e i rafforzamenti corticali per poter così aprire la strada al consolidamento delle volte delle gallerie. Questi lavori anticipano e rendono possibile il contenimento delle tempistiche di chiusura delle gallerie che vengono operate affinchè possano essere nuovamente aperte con un maggior grado di sicurezza a turisti, malgari e amanti del bellissimo paesaggio montano del massiccio del Grappa.

“Come annunciato, la Provincia stanzierà 1 milione di euro per la messa in sicurezza della dorsale del Grappa. È un investimento che abbiamo deciso da tempo e che da ancora più valore al recente inserimento nella biosfera dell’Unesco – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – abbiamo voluto anche anticipare alcuni lavori all’autunno in modo da poter riaprire la strada, sicura e consolidata, in tempo per la stagione estiva. Un supporto sia ai turisti che vorranno godersi le bellezze storiche e paesaggistiche dell’area, sia ai malgari che hanno sofferto la situazione del Coronavirus e devono poter tornare a offrire il meglio della produzione locale ai visitatori e alle aziende”.

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Il Parco Sant'Artemio e il Parco della Storga

E’ consentito l’accesso al Parco del complesso di Sant’Artemio e al Parco della Storga nei giorni feriali dalle ore 7.00 alle ore 19.00 e nei giorni di sabato, domenica e festivi dalle ore 8.00 alle ore 18.00.

In ottemperanza alle norme in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-2019 l’accesso del pubblico al Parco è condizionato al rigoroso rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro e del divieto di ogni forma di assembramento di persone; è richiesto l’utilizzo di mascherine o ogni altro idoneo dispositivo per la copertura di naso e bocca, nonché di guanti o gel o altra soluzione igienizzante.

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